
AMMINOACIDI ESSENZIALI O RAMIFICATI? FACCIAMO CHIAREZZA
Marzo 18, 2025La farmacia dei Servizi è una realtà disegnata e finanziata dalla legge dello stato L.69/2009 e già all’epoca è stata pensata per rendere la farmacia moderna ed in linea con le aspettative di oggi, quindi non solo una sede di dispensazione di farmaci, ma il primo punto di accesso alla salute, dove si viene incontro al cittadino aiutandolo nel consiglio di un farmaco, nella gestione ed orientamento di un problema di salute, nella gestione del farmaco (aderenza terapeutica), ma sempre di più anche nell’erogazione dei servizi essenziali. Fra questi servizi possiamo trovare la misurazione della pressione, della glicemia, del peso, ecc., fino a quelli più complessi come l’elettrocardiogramma, l’holter cardiaco e pressorio, la spirometria ecc., per non dimenticare l’esecuzione di analisi del sangue su prelievo di sangue capillare per dare tutte le informazioni erogabili dalle disposizioni in materia ed utilizzando le tecnologie gestibili dai farmacisti.
L’idea della Farmacia dei Servizi nasce dalla necessità di alleggerire la pressione sui centri ospedalieri, garantire la sostenibilità del sistema sanitario e rendere tali servizi più dislocati sul territorio e facilmente accessibili anche dalla popolazione anziana, in crescente aumento nella nostra società. Questo progetto ha avuto un impatto particolarmente rilevante nelle zone periferiche permettendo in molti casi di agire tempestivamente per prevenire rischi sanitari maggiori. Naturalmente è importante per ciascuna farmacia scegliere i servizi in base all’offerta merceologica, alla specializzazione della farmacia e al target della clientela e poi renderli strutturati in modo tale da reclutare e fidelizzare i clienti stessi e da renderli economicamente sostenibili. La scelta dell’erogazione dei servizi, in funzione delle necessità del territorio è un punto fondamentale per svolgere con successo la farmacia dei servizi e per rendere soddisfatti gli utenti.
I servizi più graditi sono sicuramente quelli di supporto alle cure mediche, in primis l’aderenza terapeutica a cui si aggiunge la collaborazione di professionisti esterni come l’infermiere per vaccinazioni e medicazioni, il fisioterapista, lo psicologo, l’ottico, l’audiometrista, nonché le preparazioni galeniche personalizzate per venire incontro alle esigenze di ciascun paziente.
Anche il servizio CUP, che aiuta specialmente la clientela più anziana a prenotare esami diagnostici e visite specialistiche, è molto apprezzato anche se spesso, a causa delle lunghe liste di attesa, i pazienti sono costretti poi a ricorrere alla sanità privata per effettuare celermente le visite.
Un altro ambito interessante riguarda i servizi beauty: sono sempre più apprezzati dalla clientela i servizi di check up della pelle e dei capelli con apparecchiature specifiche ed il relativo consiglio nutri-cosmetico che permettono al farmacista di dare suggerimenti accurati e trattamenti personalizzati ad hoc per il cliente, oltre all’esperienza “sensoriale” che ne può derivare come la prova di prodotti con tester e campioni, l’atelier di trucco e camouflage, importante soprattutto per il sostegno a persone con difetti cutanei o in terapia oncologica.
L’idea alla base è quella di trasformare la farmacia da mero luogo in cui si acquistano i farmaci prescritti dal medico a un presidio sanitario di prossimità a tutto tondo, con servizi personalizzati, dove è possibile avere una prima assistenza sanitaria territoriale contribuendo alla riduzione dei costi sanitari e a garantire la sostenibilità del SSN.
Naturalmente, per realizzare tutto ciò e far sì che questi servizi portino redditività e innalzino il valore della farmacia percepito dalla clientela, c’è bisogno di un grosso sforzo organizzativo e di pianificazione strategica da parte delle farmacie. Per questo è molto importante analizzare i bisogni della propria comunità per evitare di dotarsi di strumentazioni costose che poi non verrebbero adeguatamente sfruttate; è inoltre da tenere a mente la necessità di riorganizzare gli spazi e formare il personale così da poter dedicare spazi riservati, ai fini della tutela della privacy del paziente, e personale dedicato e qualificato su ogni specifica tematica.
La riorganizzazione degli spazi interni della farmacia è di rilevante importanza: a tal proposito, l’istallazione di un magazzino automatico rappresenta una soluzione fondamentale, non solo per migliorare la gestione logistica dei farmaci ma anche per ottimizzare e valorizzare il tempo che il farmacista può dedicare al cliente/paziente. Grazie al magazzino automatico, infatti, il farmacista può ridurre il tempo impiegato nella gestione delle scorte, aumentando quello destinato a consulenze, consigli, e analisi di prevenzione e diagnostiche. In questo modo, il magazzino automatico diventa uno strumento chiave per rendere la farmacia più moderna e sempre più vicina alle reali esigenze della comunità, migliorando la qualità del servizio offerto. Arrivati a questo punto viene però da chiedersi quanto i cittadini conoscano i nuovi servizi che vengono effettuati dalle farmacie: in base alle ultime indagini esiste ancora un problema di comunicazione perché risultano ancora poche le farmacie ben strutturate e pochi i cittadini che conoscono l’ampia gamma di servizi che ad oggi le farmacie possono offrire. Oltre alla comunicazione da migliorare, sfruttando canali diversi dalla cartellonistica ai social, esiste anche un problema di garantire una standardizzazione nella qualità dei servizi offerti in farmacia: è recente la polemica costruita da inchieste televisive che hanno messo in dubbio la qualità degli apparecchi e delle strumentazioni presenti in farmacia rispetto alle apparecchiature presenti negli ospedali, case di cura e laboratorio di analisi. E’ perciò necessario e sempre più urgente creare dei protocolli da seguire validi per tutti che esplicitino al farmacista quali sono le procedure ed i percorsi da seguire nell’esecuzione delle varie analisi o prestazioni sanitarie al fine di garantire omogeneità nell’esecuzione e negli esiti forniti. È inoltre importante comunicare in modo chiaro e trasparente le finalità dei test e delle prestazioni erogabili in farmacia come “test point of care” ovvero test diagnostici rapidi utili per il monitoraggio di indicatori di patologie croniche o come test di prevenzione, per indirizzare un percorso di diagnosi e cura più approfondita.
Al momento, in base anche all’ultimo rapporto annuale sulla farmacia, i servizi a maggior fruizione da parte della cittadinanza sono: la prenotazione di farmaci e altri prodotti da ritirare in farmacia (86,5%), i tamponi Covid (76,8%)almeno fino al 2024 (per inciso questo servizio era stato ben evidenziato da tutti gli organi di stampa nazionali per cui tutti ne erano necessariamente venuti a conoscenza), il monitoraggio dei parametri (misurazione della pressione e del peso) (46,3%), il CUP (38,7%) e le preparazioni galeniche (34%). Pochi invece conoscono e quindi hanno fruito di servizi quali la vaccinazione antinfluenzale in farmacia, la spirometria, l’ECG, l’holter cardiaco e l’holter pressorio.
I cittadini si aspettano che la farmacia possa loro garantire un più facile accesso ai servizi del SSN e al farmaco grazie alla loro diffusione capillare sul territorio e ai vantaggi di carattere terapeutico quali l’assistenza alla compliance, il monitoraggio dell’aderenza alle terapie e la promozione di campagne di sensibilizzazione e di screening terapeutici attraverso la professionalità dei farmacisti.
Le campagne di prevenzione rappresentano un aspetto cruciale della farmacia dei servizi e per questo dovrebbero essere incrementate e ben studiate al fine di migliorare la salute della comunità.
A tal proposito potrebbero essere organizzate delle giornate educazionali riguardanti ad esempio: prevenzione e sensibilizzazione sulle dipendenze, quali fumo, alcol e sostanze; prevenzione e gestione dello stress, offrendo anche incontri con professionisti del settore per aiutare e avvicinare il paziente/cliente ad un eventuale percorso che lo aiuti nella gestione dell’ansia o della depressione, malattie che sono sempre più diffuse nella società moderna; promozione di uno stile di vita sano e sportivo, ribadendo l’importanza di effettuare screening periodici quali mammografia, pap-test ed esame del sangue occulto nelle feci, sottolineando quindi la crucialità della prevenzione oncologica e delle malattie sessualmente trasmissibili.
Per potenziare il ruolo della farmacia occorre in primis una migliore collaborazione tra tutti i professionisti sanitari che hanno in carico il paziente/cliente nell’ottica di un miglioramento dell’assistenza ai malati cronici in regime domiciliare, permettendo alle farmacie di eseguire servizi di secondo livello con strumentazioni adeguate e opportunamente validate (in questi casi sarebbe auspicabile operare sotto “l’ombrello” delle associazioni di categoria).
Inoltre, a fronte di questa rapida evoluzione della professione del farmacista e di un incremento delle tecnologie digitali da gestire in relazione anche ai servizi di telemedicina, è fondamentale portare avanti un processo di formazione costante dell’operatore sanitario che deve essere pronto a un cambio di mentalità potenziando le proprie “soft skill” e capacità relazionali, rilevanti nell’ambito della consulenza terapeutica e dell’erogazione dei nuovi servizi.
In conclusione, molto si è fatto e si sta facendo, resta però da trasformare definitivamente la farmacia dei servizi da una fase di continua sperimentazione alla fase successiva di completa integrazione nel SSN ed il riconoscimento del farmacista come operatore sanitario a pieno titolo: con la realizzazione di quest’ultima fase, i cittadini potranno pienamente fruire dei vantaggi della farmacia dei servizi ed instaurare un rapporto di fiducia duraturo con la propria farmacia di quartiere.
A cura di Roberto Scarpini, Diletta Martinuzzi, Arianna Cavaciocchi, Andrea Verniani.