Salute in viaggio: cosa è fondamentale sapere prima di partire?
Luglio 13, 2023Impiego degli estratti standardizzati per la realizzazione di oleoliti di cannabis.
Ottobre 27, 2023Alcuni farmacisti di ultima generazione iniziano a porsi delle domande su quale potrà essere il ruolo delle farmacie nel futuro mercato dei consumi e tra queste:
“resteremo medici farmacisti, o dovremmo diventare imprenditori della distribuzione?”
“dovremmo concentrarci sull’aumentare le nostre competenze per fare argine alle molte richieste di servizi che le USSL non riescono più ad erogare con puntualità, o dovremmo investire nel digitale per fidelizzare i nostri clienti e raggiungere nuovi mercati sopperendo così al probabile calo dei consumi locali?”
Questo approccio apparentemente figlio dell’incertezza va invece letto come punto di valore. Il solo fatto di porsi delle domande dimostra che il tema del cambiamento è percepito con sufficiente chiarezza ma che è la strada per percorrerlo che ancora non è stata individuata.
Segnare la strada e gli strumenti più adatti per percorrerla, è il primo obiettivo di una buona consulenza strategica.
Tornando alle domande, sappiamo con certezza che non può esistere una risposta per tutti ma che può esistere la risposta per ognuno.
C’è però un approccio valido in generale e che può diventare il punto focale per ogni “cambio di passo” in questo settore: trovare il proprio equilibrio tra passato e futuro.
Un farmacista di successo dovrà “utilizzare” da imprenditore il vantaggio competitivo di essere ancora considerato, nella cultura comune, un confidente affidabile per la propria salute. Per raggiungere questo obiettivo e allargare il suo “portafoglio clienti”, dovrà affiancare alla sua rinnovata professionalità di farmacista, una nuova e moderna “cassetta degli attrezzi” in gran parte digitale.
Un farmacista di successo dovrà guardare al mercato locale organizzando, ad esempio, l’erogazione dei servizi medici e della telemedicina in chiave moderna (prenotazione a calendario e pagamento online)
Dovrà guardare a mercati più lontani di quello di prossimità, dotandosi di nuovi strumenti (e-commerce) o nuove strategie (stesura di un piano editoriale e commerciale) da utilizzare con la profonda consapevolezza degli impegni economici e di risorse umane che questi determinano nel tempo.
La fortuna di questo settore di consumo è che, per larga parte, non ha necessità di investire risorse per creare il bisogno d’acquisto, bensì di intercettarlo con modalità e tempi che ora, senza l’investimento nel digitale, sarebbero in larga parte preclusi.
Benvenuti farmacisti nel futuro accessibile e sostenibile!