Il make-up si vende da solo… …solo la prima volta!
Maggio 2, 2023SICUREZZA ALIMENTARE: PERICOLI E DIFESE
Maggio 12, 2023L’invecchiamento è un processo fisiologico che porta con il passare degli anni, ad un declino graduale delle funzioni corporee, ciò fa sì che la terapia farmacologica tradizionale diventi spesso un problema nel soggetto anziano, vittima più frequente, rispetto al giovane-adulto, degli effetti collaterali da farmaci.
Ma se i farmaci sono da considerarsi necessari in certe circostanze, nella maggior parte dei casi si avverte comunque la necessità di un approccio personalizzato alla cura della persona anziana, che si ponga l’obbiettivo di ristabilire un equilibrio alterato o in prevenzione, di mantenere un certo grado di benessere: in questo ambito si può inserire la fitoterapia e nello specifico la Gemmoterapia.
MA COS’E’ LA GEMMOTERAPIA?
La gemmoterapia è una tecnica terapeutica di ambito fitoterapico, che si avvale dell’uso dei macerati glicerici (M.G), generalmente diluiti in apposito solvente idro-glicero-alcolico (M.G 1DH), ottenuti da tessuti embrionali vegetali freschi come: gemme, germogli, semi, radichette, cortecce interne radici, linfa, ovvero quelle parti giovani della pianta ancora non differenziate e quindi dotate di un elevato potenziale energetico.
I tessuti vegetali embrionali sono caratterizzati dalla presenza di fattori di crescita (ormoni vegetali quali auxine, gibberelline, citochinine, etilene, ac abscissico), essenziali per lo sviluppo della pianta e determinanti per l’azione terapeutica.
Oltre agli ormoni vegetali, sono presenti enzimi, aminoacidi (arginina, prolina...), oligoelementi, vitamine, acidi nucleici, flavonoidi e tutti quei principi attivi propri di ogni specie, in grado di promuovere la rigenerazione di nuovi tessuti vegetali e la riparazione degli elementi danneggiati.
La particolare composizione dei gemmoderivati, grazie alla presenza di biostimoline tissutali, può conferire indicazioni terapeutiche nuove rispetto alla pianta adulta: essi vanno a stimolare in modo lieve e prolungato gli organi emuntori, deputati alla eliminazione delle scorie metaboliche (fegato, rene, intestino, pelle, polmoni), svolgendo così un’azione di drenaggio profondo e di disintossicazione dell’organismo dalle tossine e residui catabolici.
L’azione organo specifica dei rimedi gemmoterapici, si combina con un’azione di stimolazione del Sistema Reticolo Endoteliale, utile a favorire una profonda e durevole rigenerazione dell’organismo, consentendo di aiutare le cellule del corpo a riparare i guasti dovuti allo stress ossidativo.
Quindi:
GEMMOTERAPIA = RIGENERAZIONE ORGANI INDEBOLITI + DRENAGGIO DELL’ORGANISMO + APPORTO MIGLIORE VITALITA’ GENERALE
APPLICAZIONI CLINICHE
1.DRENAGGIO
Si tratta come già visto in precedenza, di una tecnica che consente di allontanare le tossine e le scorie metaboliche, permettendo all’organismo di recuperare un equilibrio alterato e rendendolo al contempo, più ricettivo alle eventuali terapie (farmacologiche, fitoterapiche oppure omeopatiche).
Il drenaggio può essere utile in presenza di affezioni croniche, abusi di farmaci, eccessi alimentari, cambi di stagione, convalescenza, in preparazione a trattamenti specifici per rispondere in modo più ottimale alla terapia oppure come trattamento complementare alla terapia farmacologica per limitarne gli effetti collaterali ed ottimizzarne la risposta terapeutica.
Tra i drenanti in particolare La Betula pubescens macerato glicerico, sembra avere un’importante azione stimolante il sistema immunitario e nello specifico del Sistema Reticolo Endoteliale S.R.E (Test di Halpern). Caratterizzato da cellule presenti nella milza, nel fegato, nei linfonodi, nei polmoni e nel midollo, il S.R.E ha il ruolo di difendere l’organismo da sostanze estranee e dannose: i gemmoderivati ed in particolare la Betulla pubescens ne potenziano sia l’azione antinfiammatoria che quella disintossicante suggerendone l’impiego anche nell’astenia psico-fisica.
Si segnalano i seguenti rimedi drenanti:
-Tossine a causa di eccessi alimentari:
Rosmarinus officinalis MG 1DH (drenante epato-biliare).
-Tossine dovute a terapie farmacologiche prolungate:
Juniperus communis M.G 1DH (drenante epato-renale).
-Drenaggio generale (es. cure depurative di primavera):
Betula pubescens gemme MG 1DH
Linfa di Betulla 1DH, segnalata anche per la sua azione antalgica e uricolitica.
2.DISTURBI APPARATO OSTEO-ARTICOLARE
Gli effetti collaterali di farmaci come i Fans, soprattutto nell’uso cronico, possono spingere a valutare, anche in complemento alla terapia in atto, altre opzioni terapeutiche.
L’artrosi rappresenta una delle grandi indicazioni all’uso della gemmoterapia, grazie alla quale si può agire sulla componente dolore e sull’infiammazione, rallentando il processo di distruzione cartilagineo. Nella fase acuta dove il farmaco rappresenta la prima scelta terapeutica, il gemmoderivato può essere inserito quale trattamento complementare per ottimizzare la risposta terapeutica.
Nei trattamenti dell’artrosi, il macerato di Ribes nigrum, rappresenta per la sua azione antinfiammatoria, uno dei maggiori rimedi, comportandosi come un cortisonico naturale privo di effetti iatrogeni.
L’azione “cortison like” del Ribes nigrum sarebbe dovuta alla sua azione di stimolo sulla corteccia surrenale, favorente la produzione di cortisolo ematico, conferendo così al rimedio, importanti proprietà adattogene, antistaminiche e antinfiammatorie.
Sulla base di studi più recenti, l’azione antinfiammatoria delle gemme di Ribes sarebbe sostenuta anche dalla ricchezza nel fitocomplesso di derivati fenolici (flavonoidi e antociani), vitamina C e aminoacidi (arginina, prolina, glicina.). Antociani e flavonoidi, aiutati dalla vitamina C, agirebbero, contenendo gli enzimi di degradazione della cartilagine (collagenasi, elastasi, perossidasi) e svolgendo al contempo un ‘azione antiossidante, antiartrosica, vaso-protettrice utile a migliorare la flessibilità di tendini e legamenti.
Non solo… nel gruppo dei flavonoidi, sono state osservate sostanze terpeniche e polifenoliche, in particolare catechine, che sembrano svolgere un ruolo importante nella prevenzione di malattie croniche infiammatorie anche in ambito neurodegenerativo.
Si segnalano i seguenti schemi di trattamento:
1-Trattamento coadiuvante antiartrosico (Triade antiartrosica, M. Tètau)
Ribes nigrum* MG 1 DH 50 gtt , prima colazione + Pinus montana MG 1DH 50 gtt prima pranzo + Vitis vinifera MG 1DH 50 gtt prima di cena per 20 giorni al mese
*Cautela nei soggetti ipertesi
2-Trattamento coadiuvante artrosi e osteoporosi:
Vaccinum vitis idaea MG 1DH + Rubus fructicosus MG 1DH + Sequoia gigantea MG 1DH
3 -Gonartrosi:
Rosa canina MG 1DH 50 gtt sempre in acqua, 1-2 volte al giorno
- FUNZIONI COGNITIVE:
L’involuzione cerebrale degli anziani può trarre giovamento dal gemmoderivato di Alnus glutinosa (Ontano nero), che grazie alle proprietà antinfiammatorie e vasoregolatrici, contribuisce nei trattamenti di lunga durata a migliorare la stanchezza cerebrale e le cadute di memoria.
Inoltre, si segnala un’azione a doppio binario: nei trattamenti di breve durata, infatti, l’Alnus glutinosa svolge un’azione antisuppurativa, per cui può essere utilizzato nelle infiammazioni mucoso-catarrali, anche come rimedio complementare alla terapia antibiotica.
-Deficit cerebrali, memoria debole:
Sequoia gigantea M.G 1DH 50 gtt prima di colazione (se uomo)
Vaccinum vitis idaea M.G 1DH 50 gtt prima colazione (se donna)
+Alnus glutinosa M.G 1DH 50 gtt prima di cena
4.SISTEMA NERVOSO
Il soggetto anziano è sovente afflitto da tensione psichica e ansia, tale da compromettere il sonno e generare forme di somatizzazione anche viscerale.
Per questo problema la gemmoterapia ci propone l’utilizzo delle gemme di Tilia tomentosa (Tiglio) macerato glicerico, caratterizzato da un fitocomplesso ricco di sostanze terpeniche, importanti per l’attività sedativa.
Studi più recenti hanno indagato gli effetti di Tilia tomentosa sulla conduzione GABA-ergica dei neuroni ippocampali, convalidandone l’effetto sedativo e antispasmodico.
Il gemmoderivato di Tiglio non dà assuefazione e non ha tossicità, perciò, può essere utilizzato nei soggetti anziani ansiosi e ipereccitabili, anche se in politerapia o se ricorrono con troppa frequenza al consumo di farmaci ipnotici e sedativi.
In presenza di sintomatologia viscerale (colite spastica o gastrite), si può utilmente associare il macerato glicerico di Ficus carica (Fico): rimedio a tropismo elettivo per lo stomaco, indicato anche nelle disfagie e gastroduodeniti da FANS.
Nel caso invece, in cui il nervosismo si scarichi sul cuore, con palpitazioni o alterazioni pressorie, il rimedio elettivo da associare è rappresentato dal macerato di Crataegus Oxyacantha (Biancospino), che svolge un’azione regolatrice dell’attività cardiaca.
5.SISTEMA CARDIO-VASCOLARE
Il macerato glicerico di Biancospino, come già accennato, rappresenta un importante rimedio ad azione sedativa cardiaca, blandamente ipotensivo e antispasmodico.
Il tropismo elettivo nei confronti dei vasi coronarici rende questo gemmoderivato, indicato nelle aritmie funzionali e nell’insufficienza cardiaca iniziale dell’anziano, dove regolarizza l’attività cardiaca e rinforza la forza contrattile del cuore.
Grazie all’azione ansiolitica può essere impiegato nelle forme di eretismo cardiaco associate ad ansia e insonnia, oppure a giudizio del medico, a completamento della terapia antiipertensiva quando la componente ansiosa genera instabilità pressorie.
-Eretismo cardiaco-palpitazioni:
Crataegus oxyacantha M.G 1DH, 50 gtt prima colazione e cena
Tilia tomentosa M.G 1DH, 50 gtt prima di pranzo
6.EQUILIBRIO ORMONALE
L’azione ormonale dei macerati gemmoterapici sembra poter agire per via diretta (fitormoni) o indirettamente, per stimolazione delle ghiandole endocrine. È il caso del macerato glicerico di Quercia (Quercus peduncolata), Sequoia e Ribes nero, attivi sulle ghiandole surrenaliche.
In particolare, le gemme di Quercus peduncolata ed i giovani getti di Sequoia gigantea, sono considerati per la gemmoterapia, rimedi molto apprezzati per contrastare la senescenza maschile, data la loro azione di stimolazione sul surrene e sulle gonadi.
Alla Sequoia viene attribuita un’azione eutrofica sulla funzione cerebrale e sessuale e sotto la sua influenza si è potuto verificare un aumento dei 17-chetosteroidi urinari (prodotti del metabolismo del testosterone). L’azione tonica, energetica, antiastenica sessuale di Sequoia si combina con quella antinfiammatoria prostatica, suggerendone l’impiego anche nella protezione della prostata.
Il gemmoderivato di Sequoia viene consigliato sistematicamente in cicli di 2-3 mesi di trattamento, agli uomini ultrasessantenni, come rimedio per contrastare la senescenza maschile.
L’azione di Sequoia può venire utilmente potenziata dal macerato glicerico di Quercia, che trova indicazione nel trattamento della stanchezza fisica, dell’astenia sessuale, come tonico e stimolante generale.
Da segnalare, per il gemmoderivato di Quercia, l’azione tonica sui vasi sanguigni arteriosi e venosi, potenzialmente utile al trattamento dell’ipotensione arteriosa, ma da attenzionare nel soggetto iperteso.
Come per tutti i rimedi che stimolano le surrenali, occorre seguire l’avvertenza di eseguire dei protocolli di trattamento a cicli, ovvero cure mensili brevi di 21 giorni seguiti da una pausa di 7 giorni, per 2-3 mesi.
Alcuni macerati sembrano possedere fitormoni ad azione pseudo-estrogenica, come Vaccinum vitis idaea (Mirtillo rosso) giovani getti; non parliamo di ormoni sostitutivi, ma di un’azione di riequilibrio che aiuta a ritrovare un benessere ottimale.
Il Mirtillo rosso gemmoderivato, è un macerato basilare nel trattamento della senescenza femminile e viene considerato in gemmoterapia, il trattamento di prima scelta nella donna in menopausa, per contrastare i disturbi ad essa collegati (vampate, secchezza e atrofia vaginale). Sembra agire inoltre sui processi di ialinosi ovarica che possono insorgere durante il climaterio o a seguito di terapie ormonali di sintesi.
A tale proposito: l’azione ormonale dei gemmoderivati, è ancora oggetto di studio e, per quanto i fitormoni variabilmente contenuti in essi, non presentino gli effetti tossici degli interferenti endocrini di sintesi, vale il principio di precauzione in caso di gravidanza e tumori ormoni-dipendenti.
1.Anti-senescente femminile-menopausa precoce (M. Tètau):
Vaccinum vitis idaea M.G 1DH 50 gtt prima colazione
Rubus idaeus (lampone) M.G 1 DH 50 gtt prima di coricarsi
Per 20 giorni al mese a cicli di 2-3 mesi.
Nota: Tutti i rimedi vanno assunti in mezzo bicchiere di acqua, circa un quarto d’ora prima dei pasti.
CONCLUDENDO:
Un approccio integrato che preveda l’impiego della gemmoterapia per le patologie meno importanti e dei farmaci quando necessario, può rappresentare una soluzione terapeutica che consente di adattare meglio la cura al profilo del paziente, contenendo il rischio di complicanze iatrogene e delle così dette “cascate prescrittive”.
Alcune regole importanti:
-Un uso improprio dei rimedi può generare effetti indesiderati, per cui nella scelta dei prodotti, affidati al farmacista o all‘erborista esperto in materia, in caso di una cura vera e propria rivolgiti sempre al tuo medico.
-Non abbandonare in nessun caso le terapie convenzionali senza averne parlato con il medico.
-Nell’anziano è opportuno iniziare la terapia con dosaggi più bassi: 30gtt di M.G 1DH 1-2 volte al dì da aumentare gradualmente. Nel caso si utilizzino i macerati concentrati, la dose è dieci volte inferiore.
Dott.ssa Laura Malloggi