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Maggio 2, 2023Uno studio pubblicato nel 2007 dimostra un allarmante numero di casi di riduzione del dosaggio del farmaco e di sospensione del trattamento chemioterapico dovuto alle reazioni cutanee. Le alterazioni della cute durante la chemioterapia possono essere caratterizzate da quadri dermatologici diversi come eruzioni cutanee, dermatiti, alterazioni ungueali, pigmentazioni. Ognuna va trattata in maniera differente, ogni paziente necessita di un trattamento personalizzato.
L’epidermide, lo strato più esterno della pelle, ha come principale ruolo quello di funzionare da barriera tra l’ambiente interno e quello esterno, proteggendoci dalla disidratazione e dalla penetrazione di sostanze. Se la pelle non è perfettamente integra il grado di penetrazione sarà maggiore e sarà anche più soggetta a rossori, irritazioni e disidratazione. L’effetto barriera può essere compromesso a causa dell’assorbimento di alcuni farmaci, carenze nutrizionali o dall’effetto stesso della chemioterapia.
Tra le più diffuse, l’alopecia reversibile, caratterizzata da caduta di capelli e peli: in tal caso si consiglia l’uso di federe di seta, spazzole morbide, tinture vegetali (no henné), massaggiare il cuoio capelluto con olio di mandorla che ammorbidisce la pelle rendendola meno irritante. Prediligere per la detersione una crema o un olio detergente e mantenere la pelle quotidianamente idratata.
Un’altra comune reazione è la sindrome mano-piede, si manifesta con gonfiore alle dita, desquamazione, vescicole associate spesso a intorpidimento, formicolio. In questi casi è bene evitare di esporre mani e piedi al calore, non indossare indumenti troppo stretti; fare la doccia con acqua tiepida non calda, mantenere sempre una buona idratazione e quando possibile tenere le gambe sollevate per favorire la circolazione.
E poi ancora, la xerosi, secchezza eccessiva della cute, o alterazioni ungueali spesso accompagnate da infezioni batteriche o micotiche.
La radioterapia invece causa sulla pelle effetti simili ad una esposizione solare continua e non protetta, classificando il danno in base al grado di tossicità: da un eritema follicolare, desquamazione secca fino ad arrivare ad ulcerazione ed emorragie.
Fondamentale per prevenire e lenire i danni è un’accurata detersione e idratazione quotidiana. Iniziare un trattamento preventivo anche 15 giorni prima della radioterapia con creme o oli nutrienti sulla zona da trattare, è un’ottima prevenzione ed aiuta a ridurre il grado di tossicità!
La migliore detersione nel paziente oncologico prevede l’utilizzo di creme o olio detergente, con oli naturali e senza allergeni; evitare prodotti con alcool, con tensioattivi aggressivi, evitare il sapone.
Per una buona idratazione e nutrimento della pelle prediligere olii vegetali come burro di karitè, acido ialuronico, olio di jojoba; prodotti contenenti aloe, bisabololo, vitamina PP ed E, ad azione antinfiammatoria, lenitiva e protettiva.
Inoltre fondamentale, per tutto il periodo della terapia e per almeno i sei mesi successivi, evitare l’esposizione diretta al sole, utilizzare sempre un filtro solare con schermo totale ed evitare di esporsi nelle ore più calde.
I danni sulla pelle dovuti a chemio o radioterapia non possono essere evitati, ma un trattamento prima e durante può limitarne i danni cutanei. Non bisogna attendere che si manifestino i sintomi, in quel caso il danno è già avvenuto!