Allantoina 5% Unguento Idrofilo 

Razionale della formula: 

Allantoina: l’allantoina stimola la formazione tissutale e rende più rapida la cicatrizzazione delle ferite. Durante la prima guerra mondiale era stato notato che le ferite infestate da larve di un dittero (Lucilla sericata) sembrava cicatrizzassero meglio di quelle non infestate; l’effetto venne attribuito all’allantoina prodotta dalle larve del dittero. Usata per via topica come cicatrizzante per stimolare la riparazione tissutale in ferite suppuranti, ulcere resistenti, acne, psoriasi, seborrea, emorroidi e varie infezioni dermatologiche.1,2 

Unguento idrofilo: la sua combinazione con il complesso di polietilenglicoli 400 e 4000 permette alla preparazione di avere un’attività assorbente sugli essudati della ferita. 

L’ungeunto di allantoina ai PEG permette di mantenere deterso il fondo dell’ulcera, stimolando la formazione del tessuto di granulazione e controllando la prolferazione batterica, mantenendo una certa traspirazione e impedendo la formazione di batteri anaerobi. 

I vantaggi osservati utilizzando questa medicazione a confronto con le comuni garze impregnate non aderenti alla ferita sono stati un miglior drenaggio dell’essudato e una maggior detersione del letto dell’ulcera. Il debridment si è svolto in tempi ridotti e il tessuto di granulazione si è formato con maggio facilità. 

Nel trattamento delle ulcere venose, l’unguento ai PEG è stato applicato con bendaggio elastocompressivo e lasciato in situ fino a 14 giorni. I vantaggi osservati sono stati il mantenimento dell’umidità della lesione e contestualmente la mancata macerazione della ferita. 

L’applicazione dell’unguento con allantoina può essere fatta sia in ambiente ospedaliero che domiciliare o ambulatoriale. 

La diminuzione del tempo di guarigione con conseguente diminuzione del tempo di degenza fanno dell’unguento ai peg con allantoina 5% la medicazione d’elezione per quel che riguarda il trattamento delle ulcere cutanee. 

Modo di applicazione: 

La preparazione va applicata direttamente sui tessuti lesi o spalmata su garza e applicato sopra alla ferita. La garza non va coperta in maniera da favorire il passaggio dell’aria. Può anche essere utilizzata una rete tubulare all’occorrenza, altrimenti si può procedere effettuando un tipo di medicazione a finestra. La medicazione va cambiata una o due volte al giorno. 

Il cambio della medicazione rappresenta un passaggio cruciale per il successo terapeutico: rimuovendo infatti la garza a secco, si rischia di portarsi dietro anche l’unguento e il tessuto di granulazione, procedendo verso una guarigione dell’ulcera per seconda intenzione. Per questo motivo si suggerisce di lavare a pioggia il bendaggio occlusivo e di procedere alla rimozione della garza con cautela. Al cambio del bendaggio, se si ritiene opportuno, si può procedere disinfettando con soluzione di benzalconio cloruro 0,01%. Prima di riapplicare la successiva porzione di allantoina unguento si asciuga l’ulcera con garza sterile applicando una leggerissima pressione onde non compromettere la formazione del tessuto di granulazione. 

Confronto con altri preparati in commercio: 

Nei confronti di altri preparati utilizzati per la stessa funzione, si nota come altri unguenti favoriscano la proliferazione batterica provocando occlusione dei tessuti con conseguente trattenuta dell’essudato, inibendo la migraizione delle cellule vitali. Inoltre non potendo essere lavati con acqua, rishiano di arrecare danno ai tessuti nuovi.

L’utilizzo di antibiotici topici non ha dimostrato esiti significativi poichè risulta difficoltoso raggiungere la concentrazione batterioinibente favorendo quindi lo sviluppo di microorganismi. I disinfettanti invece, oltre ad avere una nota azione irritante, perdono efficacia quando vengono diluiti dall’essudato. 

Altre applicazioni: 

Gli interventi correttivi che richiedono l’utilizzo di luce pulsata, laser, apparecchi a radiofrequenze o altri apparecchi producenti calore provocando danni al tessuto, richiedono un trattamento di riparazione tissutale per non compromettere il trattamento stesso. 

L’applicazione può essere fatta in aperto, ovvero massaggiando l’unguento sulla parte lesa senza occluderla. 

Spesso e volentieri con freddo, l’uso di saponi non delicati ,in presenza di psoriasi o dermatite atopica si ha la formazione di fissurazioni cutanee dolorose e difficili da riparare in prossimità delle dita delle mani e dei piedi. Anche qui si ottengono buoni risultati con allantoina 5% senza provvedere al bendaggio occlusivo. 

L’unguento ai PEG inoltre ha una duplice affinità, potendo miscelarsi anche con oli. E’ possibile incorporare attivi lipofili, come ad esempio vitamina E.2 

Durata del preparato: 

6 mesi.3 

Confezionamento suggerito: 

Il preparato può assumere consistenza piuttosto compatta e cerosa. Per questo motivo un classico vasetto di bachelite con tappo a vite può essere una buona e semplice soluzione. 

Per evitare tuttavia contaminazioni dovute ai ripetuti prelievi di prodotto con le dita, si suggerisce di usare altri sistemi di dispensazione come tubi di alluminio o plastica o sistemi di erogazione brevettati (Unguator Jars™, vasetti Aponorm™ o Samix™).4,5,6 

Come si prescrive: 

Il medicinale non richiede particolari formalismi per la prescrizione, la prescrizione che legittima allestimento e dispensazione dell’ungueto idrofilo con allantoina al 5% è una ricetta ripetibile, con validità di 6 mesi dalla data di prescrizione e ripetibile per 10 confezioni. 

Bibliografia: 

1. Medicamenta, Cooperativa Farmaceutica Scarl. 
2. Le schiume e l’unguento ai Peg con allantoina, Fabio Marcucci, Scuola di Galenica di Cortona, Corso su preparazioni galeniche per uso topico, 2018. 
3. FUI XII, Norme di Buona preparazione. 
4. https://farmaj.it/prodotto/vasetti-per-il-sistema-topitec/ 
5. https://www.samix.com/products#jars 
6. https://www.unguator.com/product/jars