Quando meno sale significa più salute
Quando parliamo di sale, non pensiamo subito a quello che aggiungeremmo all’acqua che bolle prima di buttarci la pasta: chiudiamo gli occhi e pensiamo alla sensazione della salsedine sulla nostra pelle dopo un bagno in mare. In fondo, si respira aria di primavera!
Tuttavia, l’allarme sale di cui tanto si parla non si riferisce a questa meravigliosa evocazione, ma fa riferimento, invece, all’uso scorretto di sale nella nostra dieta quotidiana al punto che, anche quest’anno, ha preso il via la Settimana Mondiale per la sensibilizzazione sulla riduzione del consumo di sale, promossa, fin dal 2005, dalla WASH World Action on Salt & Health, con lo scopo della di sensibilizzare la popolazione a ridurre il consumo di sale a tutte le età, iniziando dall’infanzia.
No al consumo eccessivo
Un consumo esagerato di sale è alla base di numerosi disturbi cronici, non solo tipici dell’età avanzata: da patologie cardio-vascolari come ipertensione e infarto del miocardio, ma anche ictus cerebrale, fino a tumori dell’apparato gastrointestinale, malattie renali e osteoporosi.
5 grammi al giorno è la quantità massima raccomandata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: sappiamo realmente non oltrepassarli con le nostre abitudini quotidiane? In Italia, si stima che il consumo sia di circa 10 g per gli uomini e 8 g per le donne, ben lontani dai valori consigliati!
Regole in tavola
Iniziamo con il seguire, non solo per questa settimana di sensibilizzazione, le regole per arrivare ai cinque grammi, consigliate dalle linee guida:
In farmacia, promuoviamo questa settimana tutto l’anno, consigliando ai pazienti, a cui misuriamo la pressione e la scopriamo al limite dei valori corretti, un’alimentazione meno ricca di alimenti salati per natura o per aggiunta, consigliando l’acquisto di alternative salutari come il gomasio, insaporitore tipico della cucina macrobiotica a base di semi di sesamo tostati e una piccola aggiunta di sale. Il vostro farmacista può aiutarvi a migliorare una condizione pre-patologica, ma anche ad apprezzare nuovamente sapori più autentici.
Dott.ssa Rachele Aspesi
Farmacista specialista in Educazione Alimentare
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La dott.ssa Aspesi è sempre una certezza; chiara, competente, professionale. Questo articolo mi è piaciuto molto! Complimenti